Di posti magici dove poter gustare una cena o un pranzo, Roma ne è piena. Ma un vero e proprio punto di riferimento dei romani esiste?

Di posti magici dove poter gustare una cena o un pranzo, Roma ne è piena. Ma un vero e proprio punto di riferimento dei romani esiste?

Un luogo, cioè, in cui far confluire cultura, cucina ed anche formazione, e sappiamo quanto il settore ristorazione ha forti lacune a riguardo. La risposta è no, non esiste. Proprio per questo nasce (o meglio, vorrebbe nascere) il progetto La Casa della Ristorazione Romana.

La Casa della Ristorazione Romana è un disegno messo a punto dalla 1978 s.r.l. , con il supporto dello studio Architecture and Design.

La Società che opera da anni nel settore della ristorazione, ha allattivo 3 locali: Ristorante Traiano, Sacro e Profano Trevi e 1978.

Da tempo, la 1978 s.r.l. ha presentato al Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio e Politiche Abitative il disegno relativo alla realizzazione di un intervento di recupero e valorizzazione dellex Cabala, un immobile storico di proprietà capitolina. Il progetto mira a fare di questo luogo, da tempo in disuso, un centro di eccellenza dellarte culinaria, un luogo di unione tra cittadini e cucina, nonché un punto di incontro tra istituzioni e cultura enogastronomica. 

La risposta? I permessi, così come le risposte da parte dell’Amministrazione non arrivano. Eppure, il progetto è garante di prospettiva e concretezza, in un momento in cui sono rare entrambe le cose, sia la prospettiva che la concretezza. 

Nello specifico, La Casa della Ristorazione nasce dall’idea di sviluppare e creare cultura enogastronomica, ma a 360 gradi, pertanto il progetto vuole proporsi anche come centro per lo sviluppo della formazione giovanile di settore, ma non solo. La grande forza in cui crede il progetto è nel fatto che verrà offerta la possibilità di garantire un’alta formazione anche a quanti si trovano disoccupati o inoccupati o con un ISEE basso offrendo loro laboratori di cucina e di sommellerie, completamente gratuiti. La prospettiva si renderà concreta in quanto l’obiettivo ultimo è quello di offrire concreta opportunità di occupazione. Prospettiva e concretezza, appunto.

Alla base del progetto vi è la lungimiranza imprenditoriale che punta alla città di Roma come a un luogo di prestigio dellintera categoria, da sempre protagonista nel dare impulso economico e sociale.

La Casa della Ristorazione Romana è un sogno che da un lato si vedrà realizzare in un ristorante dove il focus sarà leccellenza sia della cucina che del territorio e dallaltro sarà un centro permanente dove si svolgeranno, allinterno di un auditorium appositamente creato, meeting e masterclass specifiche con i migliori professionisti del settore, e dallaltro ancora, sarà un posto in cui verranno creati e svolti eventi dedicati alla promozione della ristorazione romana, nazionale ed internazionale grazie alla partnership con lAssociazione dei Ristoratori Romani e le riviste So Wine So Food e 100 Eccellenze Italiane Forbes.

 

Le fondamenta de La Casa della Ristorazione Romana sono scritte nella volontà dichiarata dall’ Associazione Ristoratori Romani di “valorizzare non solo la ristorazione romana, – afferma il presidente Stefano Cocco – ma anche la volontà e la necessità di promozione della cultura enogastronomica e della sua importanza, essendo anche consapevoli del suo impatto sull’economia stessa del turismo e ovviamente, valorizzare il Made in Italy”.

Il tutto con lambizioso progetto di raccontare la storia in un apposito programma (So Wine So Food Uomo delle Stelle) in onda su una delle più importanti piattaforme tv.

Nel disegno progettuale la 1978 s.r.l. vuole mantenere intatta la bellezza e la storia architettonica del locale. Ragion per cui, gli investimenti sul luogo saranno in pieno rispetto delle indicazioni della Soprintendenza statale e/o Sovrintendenza capitolina. La Società, al fine di garantire la continuità del prestigio storico e architettonico dellimmobile, andrà a operare a proprie spese sul completo rifacimento dellesterno dello stabile conservando gli interni con interventi di restauro per mezzo di maestranze che hanno grandi esperienze nel rifacimento di immobili di valore storico.Inoltre, la 1978s.r.l. si andrà ad occupare del risanamento di eventuali questioni abusive o difformità presenti nello stabile.

Il progetto è ancora in fieri e la 1978 s.r.l. è in attesa dei dovuti permessi. La domanda che ora ci facciamo è: come mai lAmministrazione comunale non prende una decisione in merito? Come mai tutti parlano malinconicamente della Cabala in riviste e giornali, ma il sindaco non da seguito ad un progetto così bello e ambizioso? Come mai a Roma, un posto dove di progetti sociali legati alla cucina non ne esistono, nessuno si interessa di una proposta che potrebbe dare una scossa positiva alla nostra amata città? 

Siamo convinti che il Sindaco non si farà sfuggire questa opportunità per la città.

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